Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 un grande riconoscimento per la Regione Sicilia. Al Teatro Massimo al via la cerimonia d’inaugurazione dell’evento, presieduta dalla presenza di diversi ministri
A vincere è stato il progetto di Palermo. Una città al centro del Mediterraneo, dal glorioso passato e dalle tante tradizioni. Attraversata da una storia millenaria, per secoli il territorio è stato crocevia di popoli e culture.
Il MiBact, ovvero il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ha accolto con grande entusiasmo il piano. Un plauso al lavoro profuso, avvalorato dal seguente comunicato:
“Un progetto originale, di elevato valore culturale, di grande respiro umanitario, fortemente e generosamente orientato all’inclusione, alla formazione permanente, alla creazione di capacità e di cittadinanza, senza trascurare la valorizzazione del patrimonio e delle produzioni artistiche contemporanee”.
A colpire l’attenzione dei giurati, è stata l’unicità del luogo. Un connubio di ricchezze artistiche, che ricalcano le origini e le tante dominazioni, che nel corso del tempo, hanno animato i vari quartieri.
Al Teatro Massimo si è svolto il primo step inaugurale della manifestazione. Si sono alternati, alcuni interventi celebrativi, preceduti dall’esecuzione dell’Inno di Mameli, da parte delle Voci Bianche e del coro Multietnico Arcobaleno.
L’evento è stato omaggiato dalla partecipazione di prestigiose cariche statali, con l’enunciazione di obiettivi e di tutte le motivazioni, che hanno visto premiare e distinguere, questo angolo di terra siciliana.
Sul palco si sono alternati il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ed il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. A fare gli onori di casa, il Sindaco Leoluca Orlando e l’Assessore alla Cultura Andrea Cusumano, quest’ultimo nel ruolo di moderatore, illustrando il progetto di Palermo Capitale della Cultura.
Presenti alla manifestazione anche l’agenzia pubblicitaria Gomez&Mortisia, che si occuperà di sviluppare e curare l’iter comunicativo.
E’ stato svelato anche il logo, ideato su iniziativa di una giovane studentessa palermitana dell’Accademia di Belle Arti, Sabrina Ciprì. Il progetto grafico vede fondere in un unico insieme, la declinazione della lettera iniziale della città, nelle principali lingue che hanno condotto l’antica Panormus, all’epoca moderna. E’ un richiamo all’arabo, al greco, al fenicio e l’ebraico.
Palermo Capitale della Cultura è un percorso che accompagnerà la città per i prossimi mesi. Il calendario presenta tantissimi eventi, un progetto trasversale che toccherà i suoi confini, mettendo in rete, le principali forze rappresentative ed istituzionali.
Un insieme d’iniziative che accarezzano temi legati al sociale, allo sport, alla musica. Un risveglio ed un riscatto per il territorio, che potrà esibire i numerosi beni che la circondano, alcuni dei quali, nominati dall’Unesco, come patrimonio dell’umanità.
E’ un’occasione per mostrare la propria identità e difendere le proprie origini. Una visione che porge lo sguardo al futuro, grazie al dialogo aperto verso altre popolazioni.
Un premio agli sforzi realizzati negli ultimi anni, con il tentativo di mettere alle spalle vecchi retaggi ed ideologie regresse. Non solo eventi, ma anche iniziative di singoli, volte ad esprimere un processo ed un passaggio culturale.
Sulla stessa scia si inserisce l’importanza della Biennale Manifesta 12, che aprirà i battenti a giugno e per alcuni mesi, porterà visibilità internazionale alle bellezze artistiche.
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