
Tra le tante cose da visitare di Palermo, c’è sicuramente il Teatro Massimo “Vittorio Emanuele”. Il “Massimo” è il più grande edificio teatrale lirico d’Italia, nonché il terzo più grande d’Europa, dopo l’Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Il complesso architettonico è formato da ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali che circondano il teatro vero e proprio.
La storia del Teatro Massimo
In costruzione dal 1875 al 1897, la prima pietra fu posata il 12 gennaio. Per scegliere l’architetto venne indetto un concorso per “provvedere alla mancanza di un teatro che stesse in rapporto alla cresciuta civiltà”. I partecipanti furono 35, di cui dodici stranieri. Il 4 settembre 1868 la giuria formulò la graduatoria dei primi cinque premiati. Il primo posto andò a Giovan Battista Filippo Basile, noto architetto palermitano, mentre al quarto posto c’era Giuseppe Damiani Almeyda. I lavori furono sospesi nel 1878 e ripresi nel 1890, alla ripresa dei lavori Basile morì dopo pochi mesi e venne sostituito dal figlio Ernesto.
Il risultato fu un teatro di 7730 metri quadrati con 1381 posti di capienza, formato da una sala a ferro di cavallo con cinque ordini di palchi più un loggione. L’inaugurazione venne fatta il 16 maggio 1897 con “Falstaff” di Giuseppe Verdi, opera ancora mai eseguita a Palermo. I biglietti avevano un prezzo che variava dalle 3 alle 80 lire.
Curiosità sul Teatro Massimo
La leggenda narra che una suora detta “la monachella” (prima Madre Superiora del convento, la cui tomba è stata profanata durante la costruzione del teatro) si aggiri ancora per le sale del teatro. Alcuni sostengono di aver visto un’ombra di una suora aggirarsi dietro le quinte o nei sotterranei. Secondo la leggenda, chi non crede alla suora inciampa in un particolare gradino chiamato “il gradino della suora”, vittima delle sue maledizioni.
Il teatro è inoltre molto sensibile alle istanze della comunità LGBT. Da agosto 2015 ai propri dipendenti omosessuali viene riconosciuto il diritto di usufruire dei permessi matrimoniali per nozze e unioni civili. Il teatro Massimo è il primo teatro italiano ad equiparare i dipendenti gay a quelli etero. In occasione della settimana delle celebrazioni del pride, le colonne del teatro vengono illuminate con i colori della bandiera arcobaleno.