I monumenti importanti non sono una cosa che a Palermo manca, anzi. Uno degli edifici più visitati dell’intera Sicilia è il Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, che si trova proprio nel capoluogo siciliano ed è attualmente sede dell’Assemblea regionale siciliana. Al primo piano del palazzo sorge la famosa Cappella Palatina.
Storia del Palazzo dei Normanni
Il palazzo è la più antica residenza reale d’Europa, casa dei sovrani del Regno di Sicilia e sede imperiale di Federico II e Corrado IV e dello storico Parlamento siciliano. È uno dei monumenti più visitati dell’intera isola. Il turismo è gestito dalla Fondazione Federico II. L’ingresso principale della struttura dà su piazza del Parlamento, quello turistico, invece, su piazza Indipendenza.
Nel 2015 è stato nominato Patrimonio dell’umanità (Unesco) nell’ambito del sito seriale “Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale”. Il palazzo ingloba nelle fondamenta stratificazioni dei primi insediamenti fortificati d’origine fenicio-punica che risalgono all’VIII e il V secolo a.C., le cui tracce riemergono nelle segrete e nei sotterranei.
L’edificio raccoglie tutte le sfacciature delle diverse culture che hanno dominato l’isola o sono passate dall’edifiicio. Dall’arabo-normanna all’islamica, passando per la normanna, l’iberica e l’epoca svevo-angioino-aragonese, senza dimenticare i borboni. Dopo varie successioni, nel 1921 è stata acquisita la proprietà da parte del governo e negli anni ’30 furono effettuati dei restauri alle strutture normanne. Dal 1947, gli enti che lo occupavano vennero trasferiti ed il monumento cambiò nome in “Palazzo dei Normanni”. Nello stesso anno divenne sede dell’Assemblea regionale siciliana. Attualmente è la sede del Parlamento di Sicilia e dell’Osservatorio astronomico di Palermo.
La Cappella Palatina
La Cappella Palatina è una basilica a tre navate che si trova all’interno del Palazzo dei Normanni. L’ingresso della chiesa, dedicata a San Pietro apostolo, è sul lato ovest del palazzo, che dà su Piazza Indipendenza.
Fu conclusa nel 1143 come cappella privata della famiglia reale dall’arcivescovo Ruggero Fesca. Il pezzo forte della Cappella Palatina è la cupola. Un Cristo Pantocratore, raffigurato in atto benedicente con la mano destra, mentre con la sinistra tiene il libro dei Vangeli chiuso, è raffigurato al centro della cupola. Il mosaico è tra i più antichi risalenti alla costruzione originaria. Cristo è circondato dagli otto arcangeli: Michele, Gabriele, Uriele, Raffaele, Barachiel, Jeudiel, Sealtiel, e l’ultimo sconosciuto, a loro volta abbigliati in abiti regali, con lo scettro nella mano destra, simbolo di potenza, molti di essi recano il globo crucigero nella sinistra. Alle pareti del corpo che sostiene il tamburo sono raffigurati quattro profeti: Giovanni Battista, Salomone, Zaccaria e Davide. Sopra ci sono le teste di altri otto profeti Isaia, Geremia, Ezechiele, Giona, Daniele, Mosè, Elia ed Eliseo. che recano pergamene con citazioni greche, indicanti la venuta di Cristo. Nelle nicchie d’angolo sono raffigurati i quattro evangelisti, Giovanni, Luca, Marco, Matteo, nei cartigli gli incipit in latino dei rispettivi Vangeli: l’insieme scrive :”Il Signore nel tempio santo, il Signore ha il trono nei cieli”.