
Castello Calatubo è un’antica fortezza, sorge ad Alcamo, in cima ad un rilievo roccioso. Dal suo elmo, domina un paesaggio meraviglioso, offrendo una splendida veduta, dal Golfo di Castellammare fino al Monte Bonifato.
Castello Calatubo di Alcamo, dopo anni di degrado, iniziano i lavori di recupero, grazie al contributo del FAI
Abbarbicato in cima ad una rocca di pietra calcarea, il complesso risale al 1.100, di proprietà del Comune dal 2006, negli anni si è ridotto in condizioni di forte degrado.
E’ un bene dall’immenso valore architettonico, un angolo da preservare e salvaguardare.
Di estese dimensioni, protetto da tre linee difensive, è caratterizzato dalla presenza di una torre oblunga, che si inserisce con altre, sparse lungo il territorio.
E’ raggiungibile a piedi, tramite un sentiero, intorno è illuminato ed è facilmente riconoscibile dal viadotto autostradale, che collega Palermo, in direzione Trapani – Mazara del Vallo, segnando il passaggio tra le due province.
Svestite le sue funzioni originali, di carattere militare, il Castello Calatubo divenne presto una masseria a controllo di un ampio feudo agricolo.
Successivamente, nel corso degli ultimi decenni, le mancate opere di ristrutturazione, l’azione logorante di animali e le conseguenze del terremoto del Belice del 68′, portarono al crollo di solai ed al totale stato di abbandono.
Fin qui, dieci secoli di storia, hanno attraversato ed accompagnato uno dei simboli più preziosi del trapanese.
Negli ultimi anni, grazie all’iniziativa dell’Associazione “Salviamo il Castello di Calatubo”, il bene è stato censito tra “I luoghi del cuore“, che annovera una selezione di beni storici da tutelare.
Il Castello Calatubo ha riscosso un grande consenso, fino a raggiungere, con oltre 70.000 mila voti, il podio nella classifica nazionale.
Grazie a questo risultato, il FAI – Fondo Ambiente Italiano, ha stanziato 30.000 euro per mettere in sicurezza il complesso e rendere possibile un primo accesso, i cui lavori sono iniziati il 7 settembre.
Questo finanziamento, presenta l’obiettivo di arginare e limitare ulteriori crolli, in modo da preservare e consolidare l’integrità strutturale del castello.
E’ un plauso per l’azione sociale promossa da tutti quei cittadini, che nel corso degli anni, hanno appoggiato la lodevole iniziativa, grazie a manifestazioni e raccolta di firme.
Il castello ad oggi, non è soltanto un complesso di ruderi, ma ricade all’interno di un’importante zona archeologica, un tempo luogo di estrazione di pietre.
La probabile apertura al pubblico, garantirà un costante flusso turistico e la diffusione del sito, grazie a visite guidate ed eventi programmati.
Con l’augurio che tale azione, sia viatico, verso un progetto più ampio, che ne preveda la totale ristrutturazione, il cui valore, è stimato in alcuni milioni di euro.
Come raggiungerci
Provenendo da Palermo: Autostrada A29, uscita per Balestrate, successivamente indicazione per il Castello Calatubo.
Provenendo da Trapani: Autostrada A29, uscita per Alcamo, proseguire per la zona industriale in “Contrada Sasi” ed infine seguire l’indicazione.
Per maggiori informazioni – info@baglioridisicilia.com – 340.3046334 o segui la pagina Facebook di Bagliori di Sicilia.