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Turisti incivili? Ebbene sì, capita spesso. Quante volte durante un viaggio è capitato di imbattersi in un turista cafone, che ha fatto imbestialire? Certamente tante.
Basta un gesto poco consono, una parola pronunciata al momento sbagliato o il menefreghismo delle più comuni regole di convivenza. Farsi notare, in negativo, non è difficile. Perché, ammettiamolo, c’è chi lontano da casa si sente in diritto di esibirsi in comportamenti a dir poco deplorevoli.
Turisti incivili, mezzi pubblici senza biglietto
Viaggiare sui mezzi pubblici senza biglietto è un classico dell’italiano medio. Specialmente se si ritrova in una città che non è la sua, l’italiano spesso approfitta dei mezzi di trasporto senza regolare biglietto.
Se viene scoperto, per giunta, anziché scusarsi cerca di giustificarsi. Usa pronunciare frasi del tipo: “Non abito qui, ritenevo che il biglietto si pagasse a bordo”. Stessa litania per chi parcheggia l’auto senza pagare. La giustificazione è: “Non so come si fa”.
Schiamazzi, animali domestici e bambini indisciplinati
Una buona regola del vivere civile è quella di non “fare” ciò che a sua volta noi non sopporteremmo. Ed essere in vacanza non deroga questo principio. Il riferimento è per esempio a urlare come se ci si trovasse in una stanza insonorizzata o a schiamazzare e dire parolacce “perché tanto nessuno capisce”.
Capitolo bambini. Un figlio che disturba al ristorante, in aereo, in albergo, rovina i momenti di relax che le altre persone stanno trascorrendo. E allora stiamoci attenti. Per chi ha un animale domestico, nessun problema a godersi una vacanza insieme all’amico a quattro zampe. Ma è altrettanto vero che non tutti coloro che stanno attorno hanno la medesima passione. Occhio a non disturbarli.
La regola dell’infradito e la fila da rispettare
Nella località di mare capita che i vacanzieri utilizzano lo stesso abbigliamento in spiaggia e nel centro abitato. Ma quando si torna in stanza dopo una giornata di mare, meglio cambiarsi. Indossare boxer e infradito in per shopping e aperitivo è da evitare.
Altra regola non violata è quella del rispetto della fila. C’è sempre il furbetto che con questa o quell’altra scusa si infila di lato infischiandosene degli altri. Per non parlare delle cicche di sigaretta e cartacce gettate a terra. Insomma, chi più ne ha più ne metta.
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